Cosa vedere a Noto e dintorni

Noto: Capitale del Barocco Siciliano

Noto, definita la “capitale del barocco siciliano”, è un gioiello architettonico ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693. Gli architetti Rosario Gagliardi e Vincenzo Sinatra guidarono la rinascita della città, pianificata con strade ordinate a griglia e impreziosita da chiese e palazzi in pietra calcarea dorata. Il centro storico di Noto, inserito tra le Città Tardo Barocche del Val di Noto Patrimonio UNESCO, regala l’atmosfera di un “giardino di pietra” – come lo storico Cesare Brandi definì poeticamente Noto – per via della ricchezza di decorazioni scultoree e architettoniche dei suoi edifici. Di seguito, scopriamo le attrazioni più belle e autentiche da visitare a Noto e nei suoi dintorni.

Monumenti e attrazioni principali nel centro storico

• Porta Reale (Google Maps) – Un imponente arco trionfale che segna l’ingresso di Noto lungo corso Vittorio Emanuele. Chiamato anche Porta Ferdinandea, fu eretto nel 1838 in onore di re Ferdinando II di Borbone. Decorato con simboli allegorici (una torre, un pellicano e un cane) che rappresentano forza, sacrificio e fedeltà, il portale accoglie i visitatori introducendoli alla via principale, il Corso Vittorio Emanuele, su cui si affacciano le principali meraviglie barocche della città.
• Cattedrale di San Nicolò (Google Maps) – È il simbolo indiscusso di Noto, posta scenograficamente in cima a una maestosa scalinata. La facciata barocca, fiancheggiata da due campanili gemelli, domina Piazza del Municipio con il suo caldo colore miele. Costruita a partire dal 1703 e completata nel 1776, la Cattedrale ha subito il crollo della cupola nel 1996 (a causa di problemi strutturali innescati da un sisma l’anno precedente) ma è stata restaurata e riaperta nel 2007, tornando al suo splendore originario. L’interno, a tre navate, custodisce preziose opere sacre e affreschi moderni. Dalla terrazza di Palazzo Ducezio di fronte (o salendo alla terrazza panoramica della vicina Chiesa di Santa Chiara) si gode una vista mozzafiato sulla facciata e sulle cupole della città al tramonto, quando la pietra assume tonalità dorate e rosate.
• Palazzo Ducezio (Municipio di Noto) (Google Maps) – Elegante palazzo neo-classico ispirato alle regge francesi del ‘600, fu progettato dall’architetto Vincenzo Sinatra nel 1746 ma completato solo nel 1830. Il palazzo, sede del Municipio, presenta una lunga loggia porticata e un piano superiore leggermente arretrato con grandi finestre. All’interno si può visitare (biglietto ~2€) la famosa Sala degli Specchi, un salone ovale riccamente decorato con stucchi dorati e grandi specchi che amplificano la luce. Dal salone si accede a una terrazza panoramica, da cui ammirare dall’alto la Cattedrale e tutta Piazza del Municipio in un colpo d’occhio privilegiato.
• Palazzo Nicolaci di Villadorata (Google Maps) – Situato in via Nicolaci, questo palazzo nobiliare del XVIII secolo incarna l’estro del barocco siciliano. La facciata laterale è famosa per i sette balconi sporgenti, sorretti da mensoloni decorati con figure grottesche e fantastiche – leoni, sfingi, putti, sirene e cavalli alati sembrano osservare i passanti. Un tempo residenza della famiglia Nicolaci, oggi è in parte visitabile: gli interni conservano arredamenti d’epoca, affreschi e saloni eleganti (notevole il Salone delle Feste con soffitto affrescato). Durante l’Infiorata di Noto (terzo weekend di maggio), via Nicolaci si trasforma in un tappeto di petali colorati e il Palazzo Nicolaci offre uno sfondo d’eccezione a questa celebre manifestazione floreale.
• Chiesa di San Domenico (Google Maps) – Considerata uno dei capolavori del barocco netino e dell’architetto Rosario Gagliardi, sorge in Piazza XVI Maggio, di fronte ai giardini pubblici. La facciata convessa, insolitamente bombata verso l’esterno, è suddivisa in due ordini: quello inferiore in stile dorico e quello superiore in stile ionico. L’interno, a pianta a croce greca, presenta ricche decorazioni in stucco e una splendida pala d’altare. La chiesa fu costruita tra il 1703 e il 1727 come chiesa conventuale dei Domenicani. Dalla piazzetta antistante si gode una bella vista su Fontana d’Ercole (fontana ottocentesca nei giardini) e sul teatro comunale.
• Teatro Tina Di Lorenzo (Google Maps) – Il teatro comunale di Noto, intitolato all’attrice Tina Di Lorenzo, è un piccolo gioiello neoclassico inaugurato nel 1870. Situato anch’esso in Piazza XVI Maggio, presenta una facciata elegante con colonne corinzie. L’interno all’italiana, con platea, palchi disposti su quattro ordini e un loggione, può ospitare circa 300 spettatori. I soffitti sono decorati da affreschi e stucchi, creando un’atmosfera raffinata d’altri tempi. Ancora oggi il teatro ospita spettacoli ed eventi culturali, mantenendo viva la tradizione teatrale netina.
• Chiesa di Santa Chiara (Google Maps) – Situata accanto alla Cattedrale, questa chiesa del XVIII secolo progettata da Gagliardi è nota per la luminosa navata ovale decorata da stucchi canditi. Ma il vero must è salire sulla terrazza panoramicadell’ex Monastero delle Clarisse annesso: dalla balconata si domina dall’alto tutto il centro storico, con vista ravvicinata sulla Cattedrale e su Corso Vittorio Emanuele. È uno dei punti migliori per godere dei colori di Noto al tramonto. L’ingresso alla terrazza è a pagamento simbolico e vale assolutamente la pena per gli appassionati di fotografia.

(Altri luoghi degni di nota nel centro storico includono la Chiesa del Santissimo Salvatore e la sua torre campanaria, la Chiesa di San Carlo al Corso con un’altra torre panoramica simile a Santa Chiara, la Chiesa di Montevergine alla sommità di via Nicolaci – dalla caratteristica facciata convessa e affiancata da due campanili – e il Palazzo Castelluccio, nobile dimora settecentesca recentemente restaurata e aperta al pubblico, famosa per gli interni aristocratici e set di riprese cinematografiche.)

Esperienze locali e gemme nascoste a Noto

• Infiorata di Noto – Se visiti Noto a maggio, non perderti l’Infiorata: ogni anno, il terzo weekend di maggio, via Nicolaci viene ricoperta da spettacolari mosaici di petali realizzati da artisti locali. È una festa di colori e profumi unica, accompagnata da eventi folkloristici, cortei in costume e mercatini. Durante l’Infiorata, anche altre scale e scalinate della città vengono addobbate con installazioni artistiche a tema floreale, rendendo Noto un museo a cielo aperto. L’evento attira migliaia di visitatori, quindi preparati a una folla festante; per godere al meglio dei tappeti di fiori, è consigliabile salire sulle scalinate panoramiche (come quelle di Via Fratelli Bandiera o Via Mariannina Coffa) appositamente decorate.
• Quartieri e scorci suggestivi – Oltre ai monumenti principali, dedica del tempo a passeggiare senza meta per le viuzze secondarie di Noto. Ad esempio, esplora i vicoli attorno a Via Cavour e Via Giovanni XXIII, dove si trovano cortili nascosti, edicole votive e palazzetti meno noti ma dal fascino decadente. Incontrerai artigiani nelle botteghe e balconi fioriti che raccontano la vita quotidiana netina. Un luogo suggestivo è l’Ex Convento di San Salvatore, oggi sede di mostre, il cui campanile offre un’altra vista panoramica imperdibile sulla città. Di sera, il centro storico si illumina con una luce dorata: sedersi ai tavolini all’aperto in via Nicolaci o in Piazza Municipio ti farà assaporare la dolce atmosfera barocca notturna, magari con un buon gelato in mano.
• Noto Antica – A circa 8 km a nord dalla città moderna, sul monte Alveria, si trovano i resti dell’antica Noto, distrutta dal terremoto del 1693. Queste rovine immerse nella vegetazione costituiscono un parco archeologico “fantasma” ricco di fascino storico. Tra sentieri e macerie invase da carrubi e fichidindia, potrai scoprire ciò che resta di chiese medievali, palazzi nobiliari, mura e porte urbiche dell’abitato pre-barocco. Noto Antica è un luogo fuori dai circuiti turistici di massa, perfetto per un trekking leggero nella natura e per immaginare la vita nella città prima del sisma. Consiglio: porta scarpe comode, acqua e fai attenzione tra le rovine non segnalate. Il sito è liberamente accessibile e offre anche una vista panoramica sulla valle dell’Asinaro.
• Eremo di San Corrado fuori le mura – A circa 4 km da Noto, in direzione di Noto Antica, sorge questo santuario rurale dedicato al patrono di Noto, San Corrado Confalonieri. È un luogo di devozione molto amato dai locali: immerso in una verde valletta, custodisce la grotta dove visse in eremitaggio il santo nel Quattrocento. L’eremo è meta di pellegrinaggi soprattutto durante le feste patronali (19 febbraio e ultima domenica di agosto). In quei giorni un’antica processione porta il reliquiario del santo dallCattedrale fino all’eremo, tra canti e tradizioni secolari. Visitare l’eremo offre un’esperienza spirituale autentica e la possibilità di fare una piacevole passeggiata nella natura circostante (nei pressi scorre un piccolo torrente con cascatelle).

I dintorni di Noto: natura e borghi da scoprire

• Riserva Naturale di Vendicari (Google Maps) – Una delle oasi naturalistiche costiere più belle della Sicilia, si trova a circa 10 km a sud di Noto. La riserva di Vendicari protegge una zona umida costiera di grande biodiversità, con spiagge incontaminate (come Calamosche e San Lorenzo), pantani salmastri e sentieri tra dune, ginepri e macchia mediterranea. È il paradiso per gli amanti del birdwatching: nelle saline si possono avvistare fenicotteri rosa, aironi, cormorani e decine di specie migratorie (oltre 200 specie di uccelli censite). Lungo i percorsi sorgono anche importanti testimonianze storiche, come i resti di una tonnara settecentesca e l’antica Torre Sveva di avvistamento del XV secolo. Una visita a Vendicari permette di unire mare, natura e cultura: imperdibile un tuffo nelle acque cristalline della spiaggia di Vendicari o di Calamosche, seguita magari da una passeggiata fino ai ruderi della Tonnara di Vendicari, scenario pittoresco al tramonto. Consiglio: porta con te cappello, acqua e crema solare, e tieni presente che all’interno della riserva non vi sono servizi di ristoro (è tutto volutamente selvaggio).
• Marzamemi (Google Maps) – Proseguendo pochi chilometri oltre Vendicari verso sud, si raggiunge il borgo marinaro di Marzamemi, frazione del vicino comune di Pachino. Marzamemi è un affascinante villaggio di pescatori, con le casette dei marinai in pietra chiara e la suggestiva Piazza Regina Margherita affacciata sul porto. Antica sede di una tonnara (visibile è la Loggia della Tonnara del Seicento), oggi Marzamemi vive di turismo soprattutto serale: al tramonto i suoi ristorantini e wine bar all’aperto si animano, e cenare qui a base di pesce fresco è un’esperienza imperdibile. Da vedere la Chiesa di San Francesco di Paola (patrono dei pescatori) e i vari negozietti di prodotti tipici (rinomata la bottarga di tonno e i pomodorini di Pachino). Marzamemi è perfetta per una passeggiata romantica serale, con le luci che si specchiano sul mare e l’atmosfera vivace nelle viuzze piene di tavoli colorati.
• Cava Grande del Cassibile (Google Maps) – A circa 20 km da Noto, sopra la cittadina di Avola, si trova questa riserva naturale caratterizzata da un canyon spettacolare scavato dal fiume Cassibile. La Cava Grande offre panorami mozzafiato sulle gole profonde fino a 250 metri e soprattutto la possibilità di fare trekking alla scoperta dei famosi “laghetti di Avola”: pozze d’acqua verde smeraldo formate dal fiume, dove in estate ci si può rinfrescare con un bagno rigenerante. Il sentiero principale (Scala Cruci) parte da Laghetto Santa Domenica e scende in circa 30-45 minuti fino al fondo valle, dove si trovano i laghetti principali circondati da rocce levigate e vegetazione mediterranea. La risalita è piuttosto faticosa ma la bellezza del luogo ripaga dello sforzo. Attenzione: il sentiero ufficiale può essere soggetto a chiusure (informarsi prima) e richiede scarpe adatte, acqua e prudenza. Anche senza scendere, dal belvedere sul bordo della riserva si gode di una vista superba sul canyon. Cava Grande è l’ideale per chi cerca un’esperienza naturalistica e attiva nei dintorni di Noto.
• Avola, Pachino e altri dintorni – Nei paraggi di Noto meritano una citazione anche alcune località vicine. Avola(6 km) è famosa per il vino Nero d’Avola e per la mandorla Pizzuta: ha un bel centro a pianta esagonale e una lunga spiaggia dorata (Lido di Avola). Pachino e Portopalo di Capo Passero (30 km a sud) sono le terre del celebre pomodoro ciliegino e dell’estremo sud della Sicilia: a Portopalo si può vedere l’Isola delle Correnti, punto in cui Mar Ionio e Canale di Sicilia si incontrano. Verso l’interno, se avete tempo, visitate Palazzolo Acreide (35 km), un altro splendido centro barocco (anch’esso UNESCO) con area archeologica greca, e Modica o Ragusa Ibla un po’ più distanti ma eccezionali esempi di città barocche iblee. Tutto il Val di Noto offre scorci incantevoli tra arte, storia e natura – esplorarlo renderà il vostro viaggio davvero completo.